La pesca del tonno (Mattanza)
Una sequenza di foto che raccontano come avviene la mattanza
Una sequenza di foto che raccontano come avviene la mattanza
Il girotonno è una manifestazione di carattere internazionale organizzata dal comune di Carloforte.
La prima edizione si è svolta nel 2003 e da subito ha avuto un grande successo.
Girotonno è l'appuntamento con il mondo degli estimatori del tonno di qualità, giornalisti ed esperti di golosità mediterranee. Chef internazionali si confrontano in una competizione incentrata sul tonno. Giorni di incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche. Musiche, spettacoli, convegni e dibattiti.
Oltre alle caratteristiche ambientali e alle numerose specie vegetali, I'Oasi Carloforte rappresenta un importante luogo di sosta e nidificazione per moltissime specie di uccelli. La specie più rara e importante è il Falco della Regina, un rapace che si riproduce esclusivamente sulle scogliere a picco sul mare in isole e isolotti del Mar Mediterraneo.
Calavinagra è uno dei luoghi più suggestivi ed incontaminati dell'Isola di San Pietro. Ci si può arrivare via mare o tramite una stradina che si snoda lungo le colline. Non è invece purtroppo più agibile il sentiero sulla costa a picco sul mare utilizzato un tempo dai tonnarotti per arrivare alla cala. Negli ultimi anni è stata calata come ai vecchi tempi la tonnara vicino alla costa della cala, per effettuare la pesca del tonno. Calavinagra fa parte dell'OASI LIPU CARLOFORTE e vi nidificano il Falco della Regina ed altre specie di uccelli.
La spiaggia La Caletta si trova sulla costa a occidente dell'isola ed è quindi il luogo ideale per ammirare splendidi tramonti sul mare. Il nome della regione è antichissimo e deriva dal fatto che la cala era base d'appoggio per gli antichi navigatori Fenici, Punici e Romani che la utilizzavano per spalmare di pece le loro navi per impermeabilizzarle.
Tradizioni gastronomiche liguri, mediterranee e nord africane si sono intrecciate nel corso del tempo e sono state conservate dai profughi tabarkini adattandole ovviamente alle nuove risorse alimentari che trovavano sull'isola. L'influenza araba si avverte nel cashcà, variante del cuscus a base di semola cotta a vapore e arricchita con verdure cotte a parte.
La vela sportiva, arriva a Carloforte alla fine degli anni '60 quando alcuni carlofortini, emigrati in Liguria per motivi di lavoro, rientrano coi figli che intanto si sono già impratichiti sulle nuove derive FJ e 4.70: sono costoro che fanno scuola sull'isola e con l'aiuto dell'Istituto Nautico spadroneggeranno sui campi di regata della Sardegna fino a metò degli anni '70. Intanto nasce il Carloforte Yacht Club e , più tardi, la Lega Navale che continuano a diffondere questo sport tra i giovani, a partire dall'età scolastica.
Nel 1893 il maestro d’ascia Giovanni Biggio ha creato una bilancella in legno a vela latina che venne chiamata Ruggero II. Bella e robusta, doveva trasportare minerali, e fece la spola tra la costa Sud Ovest della Sardegna (Buggerru, Porto Flavia, Piscinas) e l’Isola di San Pietro. Lì, a Carloforte, si trovava l’unico porto riparato della zona, e da lì piombo e zinco venivano caricati su piroscafi e partivano verso la penisola Italiana. La bilancella rimase in servizio fino ai primi decenni del 900 sulla rotta dei galanzieri (coloro che portavano la galanza, i minerali).
L'Isola di San Pietro, come del resto l'intera Sardegna, è particolarmente ventilata. Il vento predominante è il maestrale che spira da nord ovest.
I suoi effetti sono ben visibili sulla vegetazione e soprattutto sui pini marittimi dalla chioma molto rada che sono spesso incurvati verso sud est.